Nonostante la grande spinta riformista del Governo e le grandi dichiarazioni ottimistiche da parte dello stesso, quella che si vive sulla Provincia di Latina è una situazione, dal punto di vista del lavoro, sempre più drammatica.
Continuano infatti a susseguirsi vertenze industriali sempre più tragiche, che spaziano su tutti i settori produttivi che da sempre sono stati la colonna portante dell’economia pontina.
Solo per fare alcuni esempi e per non farle cadere nel dimenticatoio della ritualità, possiamo citarne alcune delle varie crisi aziendali ancora irrisolte, come quella della Paoil di Cisterna di Latina azienda alimentare in fallimento da gennaio con più di 50 dipendenti, della SCM di Latina scalo, azienda occupata dai lavoratori da più di trecento giorni dove però, nei mesi scorsi veniva rigettata da parte del curatore ed un drappello di lavoratori, la manifestazione d’interesse di un imprenditore ancor prima di capirne il piano industriale e la prospettiva lavorativa. Probabilmente sono stati consigliati da “personaggi” che invece di promuovere l a propria azione sulla base di logiche incentivanti dell’occupazione, sono mossi da altri interessi.
Portemmo continuare ancora citando la Nexans, la Aviointerios, la Gino Pompei (dove tra l’altro per il 16 è convocato un tavolo in regione), fino ad arrivare all’ultima in termini cronologici e cioè la vertenza Sapa.
Proprio quest’ultima vertenza, ha visto negli ultimi giorni un innalzamento del livello di scontro che ha avuto come naturale conseguenza la reazione dei Lavoratori con l’occupazione del sito.
La vertenza ha inizio il 5 maggio scorso, quando l’Azienda ha comunicato alle OO.SS. la chiusura del sito, da allora si sono susseguiti una serie di incontri, ed altri sono già in programma( tra cui il tavolo al MISE di domani 10luglio), che però ancora non sono riusciti a fare chiarezza sulla vicenda.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata quando con un atto a nostro avviso dannoso per la quiete sociale e illegittimo, perché non anticipato preventivamente, l’Azienda ha fatto trovare i cancelli chiusi ai Lavoratori che nonostante tutto, con grande senso di responsabilità, si stavano accingendo ad iniziare il loro turno mattutino.
Questa che in altri tempi veniva chiamata serrata non poteva avere che come epilogo la costituizione di un’assemblea permanente dei Lavoratori all’interno del sito.
Per scelta come Filctem Cgil di latina vogliamo non commentare la posizione intrapresa da altre sigle sindacali e di cui si discute oggi sui giornali, che hanno portato i Lavoratori alla decisione di prenderne le distanze e “fiduciandoli”.
Vogliamo invece ribadire la più totale solidarietà e vicinanza ai Lavoratori della Sapa ed ai Compagni della FIOM Cgil di Latina, da parte non solo del gruppo dirigente ma anche di tutti i nostri iscritti e di tutti coloro che come noi sono convinti che attraverso l’aiuto reciproco e fortificando il legame tra lavoratori e sindacato si possano raggiungere traguardi importanti.
Invitiamo quindi anche tutte le Nostre RSU e i Lavoratori a schierarsi al fianco di chi in questo momento sta vivendo momenti di disperazione, attraverso dimostrazioni di solidarietà di qualunque genere e tipo, abbattendo quelle barriere invisibili che ci tengono “prigionieri “ delle nostre cittadelle sicure, coscienti che l’unità e la solidarietà tra Lavoratori è l’unica cura possibile.
La Filctem CGIL Latina |